MODALITA' DI SOPRAVVIVENZA
VS MODALITA' DI EVOLUZIONE

MODALITA' DI SOPRAVVIVENZA
VS MODALITA' DI EVOLUZIONE

L’essere umano è un sistema complesso vivente, così come lo sono i gruppi, le aziende, le nazioni, le foreste, le barriere coralline e tanto altro. Un sistema è un insieme di elementi che comunicano tra loro e si coordinano per generare nuove proprietà e livelli di funzionamento, che le singole parti non sarebbero in grado di esprimere.
Un sistema, quindi, non è la semplice unione degli elementi che lo compongono, ma molto di più, perché le diverse componenti stanno in equilibrio tra loro e, a seconda di come si combinano e di quante variabili sono coinvolte, possono dar vita a sistemi diversi.

I sistemi complessi, in particolare, sono caratterizzati da:

• relativa instabilità delle strutture e delle relazioni tra le variabili in gioco;
• tendenza al disordine e alla variabilità che produce movimento e quindi energia;
• scambio di risorse o di informazioni tra interno ed esterno.

Un sistema complesso non è stabile né resta uguale a se stesso, anzi, proprio il cambiamento diventa la colonna portante della sua evoluzione. L’incertezza quindi non è vista come un fattore negativo o distruttivo ma come elemento di crescita, di miglioramento. Lo scambio di risorse e informazioni è fondamentale per la sopravvivenza del sistema stesso. Proprio grazie a questo processo di scambio, i sistemi aperti riescono a riconoscere la propria complessità interna e ad accettare la complessità esterna, risolvendo blocchi o problemi concreti e quindi evolvendosi.

Come abbiamo visto, anche l’essere umano è un sistema complesso, meraviglioso sistema di scambio sia al suo interno sia con gli altri sistemi e, come tutti i sistemi complessi viventi, è caratterizzato da un insieme di processi biochimici anch’essi estremamente complessi.

I biologi stimano che il nostro corpo sia composto mediamente da 32.000 miliardi di cellule, che si coordinano insieme per permettere la nostra vita. Un vero miracolo della natura. Il nostro sistema fisiologico gestisce le reazioni tra le diverse cellule, ciascuna con obiettivi e un funzionamento precisi. Tuttavia, essendo noi stessi dei sistemi complessi, i processi biochimici che caratterizzano il nostro sistema fisico interagiscono anche con altri elementi non strettamente fisiologici.

Nei sistemi complessi, e quindi negli esseri umani, la vita si esprime nella oscillazione continua tra 2 possibili polarità:
1. la modalità di sopravvivenza;
2. e la modalità di evoluzione.

Nella modalità di sopravvivenza un sistema si organizza intorno all’obiettivo fondamentale di mantenere la coesione tra le parti che lo compongono. Per il nostro sistema fisico e fisiologico questo significa operare con l’obiettivo preciso di mantenerci in vita, senza preoccuparsi troppo di tutto il resto. Si tratta di una modalità di difesa attivata dalla parte più primitiva del nostro cervello, che riconosce la presenza di un pericolo e si organizza per proteggerci.

Dal punto di vista fisiologico questa reazione si traduce nell’aumento di produzione e immissione nel corpo di adrenalina, cortisolo e altri neurotrasmettitori che hanno il compito di indirizzare rapidamente le energie verso la zona toracica per prepararlo all’azione. Il battito cardiaco aumenta di frequenza, così come il ritmo respiratorio; la pressione arteriosa sale e i muscoli del petto, delle braccia e delle gambe vengono irrorati di sangue ed energia, pronti per il combattimento o la fuga.La totalità delle energie che abbiamo a disposizione viene quindi utilizzata per proteggerci da pericoli esterni. Che questi pericoli siano reali o solo percepiti come tali è proprio ciò che dovremo approfondire nel corso del viaggio. In ogni caso, la presenza di un pericolo crea una serie di reazioni biochimiche tali da porci in una modalità di sopravvivenza.

Ora, se ti trovi nella savana e un leone ti insegue, è comprensibile che il tuo corpo faccia la scelta più comune: scappare. Nella vita di tutti i giorni, però, di leoni non ne vediamo, ma percepiamo comunque dei pericoli di varia natura: mancanza di risorse economiche, solitudine, presenza di persone negative, insoddisfazione e noia. L’elenco può continuare all’infinito.


Capirai bene che, se passi tutta la giornata a concentrarti su questi pericoli, il tuo organismo sarà totalmente e continuamente impegnato solo nelle attività necessarie a proteggerti da questi elementi esterni. È come vivere ogni giorno nella savana, perennemente inseguito da un branco di leoni affamati. Dopo aver corso per un’intera giornata, quando trovi un rifugio per passare la notte, non ti va certo di leggere un bel libro o di cucinare qualcosa di buono e sano. L’unica sensazione che provi è ovviamente una stanchezza generale, fisica e mentale.

In altre parole, se il tuo sistema fisiologico sta sempre sulla difensiva, sei indebolito non solo sul piano fisico, ma anche su quello intellettuale. I tuoi pensieri sono limitati al minimo indispensabile perché dedichi tutte le tue energie allo stato di difesa permanente. Senza energie non riesci a intraprendere nessun tipo di viaggio. Molto probabilmente resti a galleggiare nella tua situazione di base, ignorando qualunque segnale che inviti al cambiamento. Questo discernimento è uno strumento concettuale che ti permette di riconoscere quando sei in modalità di sopravvivenza e ti aiuta a capire se la difesa che hai messo in atto è giustificata o se è frutto di un automatismo del passato. Lungo il tuo viaggio sarà importante riuscire a trovare le risorse per riconoscere e disattivare la modalità di sopravvivenza: se imparerai a farlo riuscirai a liberare grandi quantità di energia che potrai mettere al servizio dei tuoi scopi.

Nella modalità di evoluzione, invece, un sistema si organizza per raggiungere obiettivi di crescita, espansione e sviluppo. Se nella modalità di sopravvivenza il focus è il mantenimento dello status quo, nella modalità evolutiva il focus è su come poterlo migliorare. Come aumentare l’esposizione e lo scambio con l’ambiente esterno. Come migliorare le proprie condizioni.

Come esseri umani smettiamo dunque di concentrare tutte le nostre forze solo sulla sopravvivenza e il nostro sistema si organizza per raggiungere un obiettivo preciso che prima neanche consideravamo possibile: il cambiamento e la trasformazione. Una rivoluzione organizzativa notevole dell’individuo come sistema complesso.

Per capire come avviene il passaggio da sopravvivenza a evoluzione, ci dobbiamo concentrare sulla percezione di risorse ed energie disponibili in un determinato momento. La disponibilità di energia permette al sistema di evolversi in maniera naturale.

Se tutte le energie sono indirizzate in maniera forzata su un obiettivo di difesa, il sistema non è in grado di utilizzarle per fare cose diverse, per crescere o per evolvere. Inoltre, spesso per difendersi è necessario diminuire l’esposizione che si ha con la realtà esterna, e questo può limitare le esperienze che possiamo fare.

Se senti che qualcosa nella tua vita è fermo, forse ti stai proteggendo da qualcosa che ritieni essere un pericolo. Resta però da capire se il pericolo che fa scattare in te la modalità di sopravvivenza è reale o meno. Se ad esempio senti di non riuscire a trovare mai la persona giusta per entrare in una relazione intima che duri nel tempo, puoi chiederti se questa non è un’area della vita che si è messa in modalità di sopravvivenza.

Un dolore o una ferita del passato possono aver attivato un meccanismo di allarme che si attiva ogni volta che qualcuno si avvicina sentimentalmente. Questa vicinanza viene percepita come un pericolo perché può creare nuovamente le condizioni per una ferita. Allora si attiva la protezione, che in questo caso consiste nell’allontanamento dalla situazione di intimità. Soluzione che, certo, ci fa mantenere il nostro equilibrio ed evita possibili sofferenze, ma d’altro canto non ci permette di sperimentare un aspetto fondamentale dell’esperienza umana.

Accorgersi di cosa fa scattare i nostri meccanismi di allarme è il primo passo per sbloccare le energie e mobilitarle verso nuove possibilità.

Tratto dal libro BLOOM. Fiorire con le Intelligenze Evolutive​​