EMOZIONI: SCOPI EVOLUTIVI
LA RABBIA

L'emozione della Rabbia

La RABBIA è l’emozione primaria che si attiva quando registriamo un’ingiustizia o quando qualcosa che desideriamo non va nella direzione che vorremmo!!

Immagina di vivere una scena che per qualche motivo ti fa arrabbiare, diciamo un diverbio con il tuo capo al lavoro. Lei o lui dice qualcosa che ti fa arrabbiare e tu inizi a reagire emotivamente. Questo provoca dei cambiamenti nella tua fisiologia. Infatti ogni emozione è caratterizzata da una specifica modalità di attivazione fisiologica. L’energia emotiva inizia a muoversi a partire dal corpo.

Nel caso della rabbia assistiamo a una maggiore irrorazione sanguigna dei muscoli del petto e degli arti, a una maggiore tensione dei muscoli del collo e del viso e a un aumento della produzione di adrenalina e di cortisolo, che a loro volta provocano un aumento della frequenza cardiaca, del ritmo respiratorio e della pressione arteriosa. Tra i tanti altri cambiamenti che avvengono a livello fisico non bisogna sottovalutare il fatto che diminuisce il livello di irrorazione sanguigna delle aree della corteccia cerebrali più coinvolte nel problem solving e nel pensiero creativo, viene inibita la produzione da parte del midollo spinale di alcuni componenti fondamentali del sistema immunitario e viene ridotta la normale funzionalità del sistema digerente.

Ora, una volta prodotta questa attivazione fisiologica, hai davanti a te tre possibili alternative:

- REPRIMERE: puoi reprimere la percezione psicologica di quello che succede e, nonostante l’attivazione fisiologica, non percepisci l’emozione ma la sopprimi. Continui a parlare con il tuo capo come se niente fosse. E’ come se non sentissi di essere arrabbiato. In questo caso l’attivazione fisiologica che si è generata rimane tutta all’interno del corpo e, non potendosi esprimere attraverso alcuna azione, resta bloccata nell’organismo a livello fisico intossicandolo e creando processi infiammatori. Oggi la psicosomatica e la Neuro-Psico-Immunologia hanno chiarito molto bene i rapporti tra l’insorgenza di molte malattie e i vissuti emotivi non elaborati. Diciamo che reprimere non è sicuramente una buona soluzione.

- SFOGARE: la seconda alternativa è che senti l’emozione, diventi consapevole della attivazione fisiologica collegata e gli dai sfogo in un’azione immediata. Puoi per esempio rispondere al tuo capo per le rime, puoi insultarlo o in casi estremi puoi decidere di stenderlo con un bel destro! 😉 Questo naturalmente avrebbe delle conseguenze, ma in quel momento non riesci a valutarle (non dimenticarti che nella rabbia il tuo cervello razionale è parzialmente disattivato!) e dici o fai cose che mai avresti voluto dire e fare. Una variante di questa alternativa è che riesci a trattenerti con il tuo capo ma appena finito con lui cerchi qualcun altro su cui riversare tutto quello che hai dentro. Neanche “sfogare” è dunque un’alternativa particolarmente efficace. È come se spostassimo il sacco dell’immondizia dal nostro giardino a quello del vicino!

- ELABORARE: l’unica alternativa efficace è quella di elaborare l’emozione attraverso l’uso della consapevolezza. Se possiamo essere presenti e consapevoli alla nostra reazione emotiva rabbiosa e se possiamo “stare” con questa energia senza sentire il bisogno di allontanarla o sfogarla il prima possibile, allora succede qualcosa di molto importante. L’energia emotiva viene incanalata verso l’alto e va ad accendere le intelligenze di livello superiore che si attivano per trovare nuove soluzioni e per risolvere la situazione che ha suscitato la reazione emotiva stessa. Niente urla, insomma, ma strategie nuove e creative a cui non avevi mai pensato.

È necessario dunque saper riconoscere quello che stiamo provando, e allo stesso tempo saperlo gestire, contenere.

Questo è esattamente il lavoro dell’intelligenza emotiva primaria quando utilizziamo tutto il suo potenziale: sentire l’emozione, gestire l’emozione, elaborare l’emozione in modo che il suo potenziale energetico possa essere utilizzato e messo al servizio della nostra vita.

La rabbia dunque mobilita una grande quantità di energia che può essere spesa per affrontare la situazione che ha portato al senso di frustrazione che avvertiamo. Questo in molti casi significa affrontare la persona che ha causato l’ingiustizia.

La rabbia ci spinge quindi all’azione. Per agire e manifestarsi nel mondo serve infatti una certa dose di aggressività. Ovviamente, se l’aggressività è fuori controllo diventa pericolosa, e questo è il motivo per cui la rabbia è una delle emozioni meno accettate socialmente.

Questo non significa che ti stiamo invitando a scaricare indistintamente la tua rabbia su persone e cose. Anzi, chi vive la rabbia in maniera consapevole non sente il bisogno di scaricarla verso l’esterno.

Noi qui vogliamo invitarti piuttosto ad accogliere e capire come gestire in maniera creativa anche un’emozione di solito repressa e disprezzata come la rabbia. La mappa di questo viaggio ti vuole insegnare ad accedere, riconoscere e stare in contatto in maniera consapevole con ogni tua emozione, in modo che essa evolva naturalmente e contribuisca a innalzare il tuo livello di energia.

Osserviamo la rabbia in maniera neutrale: nella sua dimensione evoluta essa si trasforma in determinazione e azione. Sopprimerla porta a rinunciare a elementi molto importanti per la nostra vita.

Tratto dal libro BLOOM. Fiorire con le Intelligenze Evolutive​​