EMOZIONI: SCOPI EVOLUTIVI
L'INTELLIGENZA MENTALE SUPERIORE

EMOZIONI: SCOPI EVOLUTIVI
L'INTELLIGENZA MENTALE SUPERIORE

Esprimi la tua creatività

Esprimi la tua creatività

Superata la porta del cuore, hai accesso all’intelligenza creativa, che ti permette di intercettare pensieri più evoluti e complessi e di uscire dalla prospettiva binaria giusto/sbagliato, tipica del livello mentale inferiore.

L’intelligenza creativa, infatti, ci consente di andare oltre la realtà dello status quo e di immaginare modi per migliorarla. Dopo aver trovato nuove forme e nuove regole del gioco, ora abbiamo la possibilità di trasformarle. All’intelligenza creativa, però, si arriva solo superando la porta del cuore.

Oggi sappiamo infatti che le aree cerebrali responsabili dell’azione creativa si attivano solo dopo una stimolazione emotiva positiva o negativa.
È l’emozione che scatena la creatività. Se non vivi a pieno le emozioni è difficile che si metta in atto la tua creatività.

Se dunque abbiamo paragonato il livello bioenergetico al piano terra del palazzo della nostra evoluzione, l’intelligenza creativa si può considerare come l’attico, l’appartamento spazioso con una bellissima vista su tutta la città e un bel terrazzo pieno di piante, dal quale puoi guardare oltre le letture, le interpretazioni della realtà prodotte dalla cultura dominante e sei in grado di cogliere la realtà in una maniera che è del tutto originale e personale.

Se il livello mentale inferiore ti permetteva di comprendere e aderire alla realtà esistente, accettando e facendo tua l’opposizione binaria giusto/sbagliato, ora qui nel livello mentale superiore puoi creare una realtà nuova tutta tua. Nel livello mentale inferiore la mente acquisisce pensieri di altri e li fa propri. Replichiamo la realtà esterna conosciuta nella nostra mente. La mente funziona quindi come un registratore, i pensieri arrivano dal passato e li utilizziamo senza trasformarli. Da questo punto di vista, non si tratta di un vero e proprio pensare, è più un ripetere.

Nel livello mentale superiore, invece, generiamo nuovi pensieri accostando in modo nuovo pensieri che erano già a nostra disposizione. Creiamo una nuova realtà a partire da materiale noto. La mente funziona come un assemblatore. Gli elementi che abbiamo a disposizione vengono connessi e collegati tra di loro in forme non sperimentate prima. I pensieri nuovi vengono generati nel presente, utilizzando quelli vecchi provenienti dal passato.

Andando oltre la logica binaria giusto/sbagliato, buono/cattivo, vero/falso del livello mentale inferiore, l’intelligenza creativa può assumere una qualità nuova che è quella della prospettiva multipla. Il piano di osservazione della realtà è molto più alto e più ampio, dall’attico della nostra creatività possiamo osservare lo stesso fenomeno da più punti di vista e integrare dentro di noi posizioni diverse senza che questo generi frizione o attrito.

L’intelligenza mentale superiore ha una grande tolleranza per la contraddizione, o per quello che il nostro amico e mentore Michael Gelb, descrivendo i principi che hanno ispirato l’opera di Leonardo da Vinci, ha definito lo “sfumato”: la capacità di sostare tra gli interstizi della realtà, in quelle zone di confine in cui il bianco e il nero convivono e si fondono, senza però mai diventare grigio. Come per il sorriso della Monna Lisa, è in queste aree di confine che si generano l’instabilità e la turbolenza necessarie per lo sviluppo della creatività.

Nel mondo strutturato, organizzato e processuale del livello mentale inferiore non accade mai nulla di nuovo, la varianza o la diversità sono fenomeni che devono essere gestiti e possibilmente eliminati perché turbano l’efficienza energetica della macchina cognitiva.
Nel mondo creativo del mentale superiore, la diversità diventa fonte di ricchezza e la contraddizione occasione di migliore comprensione della realtà. Questo tipo di pensiero ama la complessità e non la teme, anche perché possiede gli strumenti per gestirla e incanalarne le possibilità generative. Così come il cuore riesce a conciliare aspetti diversi e a volte divergenti a livello emotivo, così l’intelligenza creativa concilia e integra le dissonanze cognitive e intellettuali. La capacità multiprospettica del mentale superiore è anche alla base del pensiero laterale e sistemico e crea le pre-condizioni per sviluppare una visione allargata della realtà.

L’intelligenza creativa è rivoluzionaria perché prende gli elementi che provengono dai livelli inferiori e li trasforma. Mentre il cuore ama, l’intelligenza creativa immagina e fa cose nuove in funzione di quello che il cuore o gli altri livelli trasmettono.

È importante sottolineare che quando parliamo di utilizzare la propria creatività non intendiamo necessariamente dedicarsi ad un'attività artistica o scientifica, ma utilizzare la dimensione creativa per affrontare e risolvere le piccole e grandi questioni della vita.

Come abbiamo detto più volte, portare consapevolezza ai livelli superiori significa anche riorganizzare i livelli inferiori in un movimento dall’alto verso il basso, che alimenta di nuova energia tutto il sistema. Per questo il nostro obiettivo deve essere quello di attivare e sviluppare principalmente i livelli superiori, ovvero cercare di lavorare principalmente con l’intelligenza del cuore e con l’intelligenza intuitiva, che inevitabilmente avranno una ricaduta positiva anche sui livelli inferiori.

Abbiamo visto infatti che emozioni positive e pensieri creativi generano risposte fisiologiche positive nell’organismo e sono “alimenti” da ricercare per nutrire il nostro corpo.

I demoni dell'intelligenza creativa

I demoni dell'intelligenza creativa

Ma cosa può bloccare questa fioritura intellettuale e artistica che è potenzialmente a disposizione di tutti?

Il demone del livello mentale superiore è la critica, il giudizio, la derisione. Per poter lavorare con questo livello di complessità e di tolleranza per l’instabilità, è necessario avere molta energia disponibile. La critica e la valutazione drenano molto velocemente le energie di questo livello e rendono difficile l’utilizzo delle risorse creative.

Un altro blocco può essere causato dalla paura del fallimento. Chi genera cose nuove si prende sempre una buona dose di rischio, infatti le cose nuove non sempre funzionano. La paura di fallire, e della derisione che ne può conseguire, spesso bloccano in partenza ogni sforzo immaginativo e ogni nuova iniziativa. Una delle caratteristiche della persona creativa è l’atteggiamento positivo nei confronti dello sbaglio e dell’errore. Quando questi sono considerati come dei normali modi per apprendere e per progredire, la ricerca generativa viene spinta avanti, se invece la nostra sensibilità nei confronti dell’errore è alta e tolleriamo malamente l’idea di poter fare degli sbagli, tenderemo a limitare i rischi e ci manterremo nell’ambito del già conosciuto, limitando l’esplorazione del nuovo e dell’ignoto.

Come si può facilmente comprendere, il ruolo delle convinzioni e della stima di sé gioca qui un ruolo di straordinaria importanza. Il livello mentale superiore si può attivare fino in fondo solo quando l’ego ha una certa stabilità, quando, in altre parole, il livello mentale inferiore ha risolto i suoi blocchi e conflitti e può alimentare dal punto di vista energetico il cugino dei piani alti.

Questo può sembrarti in contraddizione con il fatto che molte persone estremamente creative sembrano avere una identità molto fragile o un ego ipertrofico. È tipica l’immagine del genio creativo intriso di narcisismo o dell’artista fragile e insicuro. In realtà la contraddizione è solo apparente: queste persone infatti hanno sì trovato un modo per accedere a una componente creativa nonostante una identità psicologica immatura, ma questo accesso, non supportato da un sano flusso energetico ascendente, richiede uno sforzo continuo che spesso consuma le risorse emotive e psicologiche della persona.

In questi casi la creatività non è il risultato naturale di un processo evolutivo che investe tutti i livelli, ma la conseguenza di un meccanismo compensativo che convoglia le energie in un singolo livello, quello dell’intelligenza mentale superiore, a scapito degli altri livelli e di una sana circolazione energetica. Molti esempi di questo tipo possono essere trovati nel mondo della musica, dell’arte, della scienza e dell’imprenditoria.

Un altro fattore di grande importanza per la manifestazione della creatività è legato all’ambiente sociale a cui apparteniamo e a quanto questo ambiente incoraggi, o al contrario scoraggi, l’espressione creativa. Il conformismo e l’adesione rigida ai dettami della cultura prevalenti sono tra i nemici più acerrimi delle nostre qualità intellettuali e immaginative superiori. Da questo punto di vista diventa cruciale scegliere un gruppo o una comunità di riferimento che riconosca i nostri doni e che ci permetta di esprimerli liberamente senza che dobbiamo continuamente preoccuparci delle possibili reazioni. Dobbiamo quindi circondarci di persone sufficientemente sane, libere e realizzate che apprezzano la nostra salute, libertà e realizzazione.

Il passaggio fondamentale è il superamento delle preoccupazioni narcisistiche dell’ego: quando smettiamo di preoccuparci di ciò che gli altri e noi stessi pensiamo di noi, allora diventiamo liberi di esprimere la nostra parte più autentica. Tutto il resto a quel punto viene da solo, senza sforzo, perché il potenziale creativo è già dentro di noi.

Per alimentarlo dobbiamo, più che aggiungere qualcosa, togliere ciò che blocca, che fa attrito. Il mentale superiore è il livello che più è connesso con la dimensione dello Show Up, l’espressione di sé nel mondo. Il nostro pensiero generativo è infatti il risultato dell’utilizzo dei nostri doni e talenti più autentici, quelli più vicini alla nostra essenza. Quanto più possiamo accedere a questi doni e talenti in modo spontaneo e naturale, tanto più riusciamo a manifestarci, a comunicare, a far sentire la nostra voce senza che questo comporti uno sforzo o un dispendio energetico.

Se nel livello mentale inferiore costruiamo la nostra personalità aderendo alla cultura dominante, nel livello mentale superiore manifestiamo la nostra essenza andando al di là della nostra cultura di provenienza. E tutto ciò avviene contemporaneamente, grazie alle capacità dell’intelligenza creativa di assorbire le contraddizioni: noi possiamo essere totalmente integrati nella nostra cultura e allo stesso tempo trascenderla e superarla attraverso la nostra capacità generativa.

A questo punto diventiamo pronti per avere una visione della realtà ancora più profonda, che va oltre le apparenze. Il viaggio infatti non finisce qui e può dirsi compiuto solo procedendo e addentrandoti nella componente spirituale, l’unica che consente di accedere alla bellezza di te come singolo e dell’universo.

Tratto dal libro BLOOM. Fiorire con le Intelligenze Evolutive​​